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Si tratta di
un nuovo sistema di cura con le piante, messo a punto dal dottor
Pol Henry nel 1956 (medico di Bruxelles). Nel 1958 pubblicò “Phytoembriothérapie
- Gemmothérapie”; ormai dalla iniziale denominazione
Fitoembrioterapia si ricorre al termine Gemmoterapia.
Questa terapia
sfrutta la concentrazione dei fitormoni presente nei tessuti
giovani delle piante quali: le gemme, le radichette,
i germogli, la scorza delle radici, i semi
giovani, la scorza giovane dei fusti. Tutti questi
tessuti sono in via di crescita e di moltiplicazione cellulare e
vengono chiamati tessuti meristematici o embrionali
proprio perché le cellule sono in continua riproduzione.
In questi
tessuti si riscontra un alto tenore di ormoni vegetali quali le
auxine, le gibbellerine ed altri (cinetina, acido abscissico).
Le parti della pianta devono essere raccolte durante il “tempo
balsamico” e da piante spontanee. Di solito la raccolta avviene
in primavera.
Le attività
terapeutiche sono state studiate da Henry analizzando le
variazioni delle proteine del SIERO del sangue: le ALBUMINE e le
frazioni delle GLOBULINE.
I macerati
glicerinati
I Macerati
Glicerinati sono soluzioni ottenute per macerazione delle parti
di piante fresche in acqua - alcool etilico - glicerina.
Si inizia
l’operazione ponendo a macero per 21 giorni i tessuti con
rapporto droga - solvente 1 : 20 (una parte di droga e 20 di
solvente), tenendo conto dell’acqua contenuta nella pianta,
quindi riferendosi alla pianta essiccata.
Il solvente è
composto da glicerina + alcool.
A macerazione
conclusa si filtra e si aggiunge diluente sino a raggiungere la
prima decimale 1 DH, fatta eccezione per il vischio che si
diluisce alla prima centesimale 1 CH.
Il diluente
può essere composto da: 50 parti di glicerina - 30 parti di
alcool etilico - 20 parti di acqua.
Nella
maggioranza dei casi la gradazione finale è di 18° (altre volte
40°) con una densità di 1,1.
Conservazione:
in flaconi ben chiusi, al buio e in ambiente fresco.
Posologia: in
media 20 - 40 gocce tre volte al giorno; i macerati glicerinati
non si devono mescolare tra di loro.
Indicazioni
generali della Gemmoterapia
Secondo una
corrente di pensiero i gemmoderivati sono utili nelle malattie
croniche, agendo sugli organi emuntori, quindi servono per
disintossicare, rigenerare e curare le cellule.
Hanno
un’azione drenante, secondo la teoria del medico svizzero Nebel,
stimolando anche il RES (sistema reticolo endoteliale) favorente
l’aumento delle difese organiche.
Le
categorie vegetali secondo Henry
Tali categorie
tengono conto di una visione ecologica e fitosociologica, nella
quale l’habitat, la convivenza tra i vegetali, assumono valore
di indirizzo terapeutico.
-
Piante che
interagiscono ampiamente con l’ecosistema in cui sono
inserite. Svolgono azioni generali.
-
Piante con
scarsa capacità di adattamento o isolate, molto esigenti.
Svolgono azione terapeutica altamente specifica.
-
Piante
sociali o molto adattabili al sistema ecologico nel quale
sono inserite. Disturbi di carattere generale.
Alcune indicazioni dei
Macerati glicerinati
Betula pubescens |
Artrosi,
decalcificazione, tracheiti, sinusiti croniche, malattie
respiratorie recidivanti |
Aesculus domestica |
Circolazione venosa,
disturbi menopausa |
Aesculus
hippocastanum |
Affezioni venose |
Castanea vesca |
Circolazione venosa e
linfatica |
Cornus sanguinea |
Anticoagulante |
Corylus avellana |
Antisclerosi,
apparato respiratorio, fegato |
Crataegus oxyacantha |
Insufficienza
cardiaca, tachicardia, ansia |
Citrus limonum |
Artriti,
arteriosclerosi |
Ficus carica |
Ulcera
gastroduodenale, gastrite |
Fraxinus excelsior |
Gotta cronica e acuta |
Juniperus communis |
Insufficienza epatica
acuta |
Juglans regia |
Ulcere varicose,
angine |
Olea europea |
Ipertensione,
ipercolesterolemia |
Pinus montana |
Artrosi, reumatismo
cronico |
Populus nigra |
Artriti arti
inferiori |
Ribes nigrum |
Allergie, artrosi,
stimolante corticosurrenale. Epatite virale, asma,
rinite allergica. Effetti simili ai cortisonici. |
Classificazione delle piante in
relazione al terreno
Il Dottor Pol
Henry ha effettuato la seguente classificazione delle piante
utilizzate in
Fitoterapia, privilegiando l’adattabilità al
terreno come caratteristica base ai fini dell’indicazione
terapeutica:
Piante
che crescono bene sia in associazione che isolate:
Castanea dentata |
Castagno americano |
Quercus peduncolata |
Farnia |
Fagus sylvatica |
Faggio comune |
Abies pectinea |
Abete bianco |
Piante che crescono
preferibilmente isolate (terapie specifiche):
Juglans regia |
Noce comune
|
Ulmus campestris |
Olmo comune |
Piante particolarmente
esigenti e selettive rispetto al terreno (terapie
specifiche):
Fraxinus excelsior |
Frassino |
Ulmus campestris |
Olmo comune |
Acer campestris |
Acero campestre |
Tilia tormentosa |
Tiglio argentato |
Fagus sylvatica |
Faggio comune |
Abies pectinea |
Abete bianco |
Quercus peduncolata |
Farnia |
Viburnum opulus |
Pallone di maggio |
Castanea sativa |
Castagno comune |
Piante poco esigenti rispetto
al suolo; tendenzialmente colonizzatrici e protettive
(terapie generali):
Betula verrucosa |
Betulla |
Alnus glutinosa |
Ontano nero |
Carpinus betulus |
Carpino comune |
Crataegus oxycantha |
Biancospino |
Corylus avellana |
Nocciolo |
Piante sociali che migliorano
il terreno o stimolano la crescita di altre (terapie
generali):
Corylus avellana |
Nocciolo comune |
Carpinus betulus |
Carpino comune |
Alnus glutinosa |
Ontano nero |
Piante che drenano i terreni
alluvionali (utilizzate particolarmente per il drenaggio di
edemi e di tessuti infiammati):
Alnus glutinosa |
Ontano nero |
Betula pubescens |
Betulla pubescente |
Populus nigra |
Pioppo nero |
RIMANDI :
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AROMATERAPIA
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FITOTERAPIA CLINICA
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