Detta anche “la
cura del ghiaccio” si basa proprio sull’azione del freddo sui
tessuti, ed è stata recentemente messa a punto (1995) da studi
iniziati all’inizio degli anni Ottanta.
La
crioelettroforesi ha la possibilità di far transitare alcuni farmaci
attraverso la pelle.
Oltre alla
presenza del ghiaccio, è presente una debole corrente elettrica, ed
è proprio grazie al connubio freddo-corrente, che i principi attivi
dei rimedi passano attraverso la pelle, anche ad una profondità di
otto centimetri.
Con
l’apparecchiatura per la crioelettroforesi, la sostanza
medicamentosa viene diffusa solo localmente. L’uso elettivo della
crioelettroforesi si rivolge ai problemi osteoarticolari:
lombalgie, cervicalgie, discopatie, artrosi, tendinite, ecc. ma
viene utilizzata anche per altre patologie.
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